Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Green Day - Kerplunk!

Ultimo Aggiornamento: 09/07/2004 18:55
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 3.442
Post: 28
Registrato il: 04/08/2002
Città: ANCONA
Età: 39
Sesso: Maschile
Passante
Lettore
23/12/2003 01:40
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

A poca distanza di tempo dall’album di esordio i Green Day sfornano un secondo lavoro al quale danno lo strano nome di Kerplunk. I fan per anni si sono lungamente interrogati sul profondo significato della parola, che in realtà, per stessa ammissione di Billie Joe, è una onomatopea delle attività che usualmente di espletano quando ci si siede sulla tazza del cesso. Il gruppo sembra essere un po’ fissato in materia, visto che anche il nome dell’album successivo evocherà le


stesse “atmosfere “ (Dookie, meno male che hanno rinunciato a mettere l’aggettivo “Liquid” davanti, per decenza, credo). Ma non siamo qui per dissertare sull’etimologia del titolo, bensì per analizzare nello specifico il presente lavoro, che vede anche un cambio di formazione. Il vecchio (?!) batterista Al Sobrante lascia pacificamente il gruppo per continuare la sua carriera universitaria, ostacolata dai molteplici impegni della lanciatissima band, ed al suo posto entra Tre Cool, un pazzo scatenato. Vi lasciamo immaginare come si possa sentire oggi Sobrante, forse nutrirà un profondo odio verso la cultura in generale. In ogni caso nella versione su Cd che viene commercializzata tuttora le tracce 13- 16 sono dell’EP Sweet Children, per cui gli appassionati di Al (esistono?) verranno ampiamente ripagati e potranno sollazzarsi dell’identificare le differenze di stile tra i due musicisti (…).

Lasciano perdere queste sottigliezze, iniziamo a parlare dell’album stesso. La prima cosa che salta all’occhio è la bellissima copertina (almeno a mio modesto parere); veramente carina la maglietta con fiorellino sorridente che indossa la ragazza, io nei negozi non l’ho mai trovata, vabbè.

L’album inizia alla grande, con la splendida 2000 Light Years Away, che ho sentito per la prima volta quando credevo che il punk fosse una marca di pantaloni, figuratevi se sapevo chi fossero i Green Day. Ebbene, per una settimana non sono riuscito a togliermi il ritornello dalla testa, praticamente vegetavo in questo modo, per cui mi sono dovuto comprare Insomniac per combattere l’insano stato in cui mi trovavo. Ma sto divagando: resta il fatto che la canzone è a dir poco favolosa, avrebbe potuto essere una hit al pari di Basket Case se MTV si fosse accorta prima della band (e la Lookout avesse avuto qualche miliarduccio in più per la distribuzione). Ma va bene così, solo il vero fan dei Green Day deve scoprire queste canzoni, mica si può dare tutto in pasto al business musicale!

Mi rendo conto che ho scritto un fiume di parole e sono ancora alla prima canzone, per cui vedo di essere meno logorroico. Il lavoro prosegue con One for the Razorbacks, dall’intro veramente eccezionale, in crescendo. Anche questa una grande canzone, ma io sono di parte, lo sapete.

Il terzo brano è la celeberrima Welcome to Paradise, o meglio, la sua prima versione, la quale in realtà non differisce poi di molto da quella presente in Dookie, ma in sostanza chissenefrega.

Chistie Road è una ballata che serve a spezzare il ritmo a far riprendere fiato all’ascoltatore, la canzone è carina, a me non piace moltissimo (pazienza). Decisamente più convincente è Private Ale, con il suo ritmo serrato che costituisce il degno preludio alla divertentissima Dominated Love Slave, “written and performed by Tre Cool”, praticamente un inno country al sado-maso.

Ma la palma della migliore canzone dell’album se la aggiudica senza discussioni One of my Lies, per il testo, per la musica, per il riff, perché mi piace il numero sette, o forse perché è stazionata per lungo tempo sotto “repeat #1”nel mio stereo. Mettetevela come vi pare.

Kerplunk prosegue senza soste con 80, Android e un’altra ballata, no One Knows, prima di un altro pezzo notevole, Who Wrote Holden Caulfield, che ha avuto anche il pregio di aver avvicinato tanti fan alla lettura, magari solo per curiosità. E che non si dica che siamo tutti ignoranti.

Personalmente non mi dispiace neanche l’ultima traccia dell’album, Worlds I Might Have Ate, anche se non brilla per energia. Concludono il lavoro quattro canzoni provenienti dall’Ep Sweet Children, la registrazione è mediocre, ma My Generation non è per niente banale.

Insomma, quest’album se non ce l’avete vi tocca comprarlo.

Originale.

Vi perdereste My adventures With Green Day, storia di una ragazza che ha un appuntamento con il gruppo. Sembra vero. Sembra.




OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 3.452
Post: 37
Registrato il: 04/08/2002
Città: ANCONA
Età: 39
Sesso: Maschile
Passante
Lettore
23/12/2003 14:51
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

recensione dal sito www.greendayit.com
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 919
Post: 4
Registrato il: 14/04/2003
Città: BATTIPAGLIA
Età: 43
Sesso: Maschile
Passante
Lettore
09/07/2004 18:55
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

d'accordissimo con la recensione...one of my lies è una grande canzone...
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:29. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

Inserisci Global Show come home page Inserisci Global Show tra i siti preferiti