00 17/09/2004 21:46
Che Faletti fosse un artista il quale va ben oltre il pur simpaticissimo Vito Catozzo del "Drive In" lo avevo capito da tempo, fin dai tempi di "Signor Tenente", per me la più bella canzone sentita a Sanremo negli ultimi vent'anni. Ma che oltre ad essere un attore comico ed un cantautore di successo il buon Giorgio fosse anche uno scrittore di così grande talento beh, questo non ci avrei scommesso. Non è solo un libro giallo, non è solo suspence, è un pezzo di grande introspezione. Tanto per gradire, cito solo un breve tratto, che si trova in fondo al libro: "Anche in questo siamo uguali. L'unica cosa che ci fa differenti è che tu, quando hai finito di parlare con loro, hai la possibilità di sentirti stanco. Puoi andare a casa e spegnere la tua mente e ogni sua malattia. Io no. Io di notte non posso dormire, perché il mio male non riposa mai". "E allora tu che cosa fai, di notte, per curare il tuo male?" "Io uccido". Se non l'avete ancora fatto, leggetelo, datemi retta. [SM=x248603]