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una canzone stupenda................e agghiacciante!

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    icsicsxx
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    00 07/10/2003 15:51
    CANTICO DEI DROGATI
    (F.De Andrè - R.Mannerini)

    Ho licenziato Dio gettato via un amore
    per costruirmi il vuoto nell'anima e nel cuore
    Le parole che dico non han più forma nè accento
    si trasformano i suoni in un sordo lamento
    Mentre fra gli altri nudi io striscio verso un fuoco
    che illumina i fantasmi di questo osceno giuoco.
    Come potrò
    dire a mia madre che ho paura ?

    Chi mi riparlerà di domani luminosi
    dove i muti canteranno e taceranno i noiosi
    Quando riascolterò il vento tra le foglie
    sussurrare i silenzi che la sera raccoglie
    Io che non vedo più che folletti di vetro
    che mi spiano davanti che mi ridono dietro
    Come potrò
    dire a mia madre che ho paura ?

    Perchè non hanno fatto delle grandi pattumiere
    per i giorni già usati per queste ed altre sere ?
    E chi, chi sarà mai il buttafuori del sole
    chi lo spinge ogni giorno sulla scena alle prime ore ?
    E soprattutto chi e perchè mi ha messo al mondo
    dove vivo la mia morte con un anticipo tremendo ?
    Come potrò
    dire a mia madre che ho paura ?

    Quando scadrà l'affitto di questo corpo idiota
    allora avrò il mio premio come una buona nota
    Mi citeran di monito a chi crede sia bello
    giocherellare a palla con il proprio cervello
    Cercando di lanciarlo oltre il confine stabilito
    che qualcuno ha tracciato ai bordi dell'infinito
    Come potrò
    dire a mia made che ho paura ?

    Tu che mi ascolti insegnami un alfabeto che sia
    differente da quello della mia vigliaccheria.


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    Rugantino7
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    00 07/10/2003 19:57
    De Andrè è un mito, una canzone che coglie i latioscuri di un animo sfinito, che porta solo dolore nel cuore
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    Coda di Lupo
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    00 18/12/2003 20:08
    meravigliosa canzone di un album straordinario che si conclude con una canzone composta da una parte recitata e una corale:

    RECITATIVO
    (Due invocazioni e un atto d'accusa)

    Uomini senza fallo, semidei
    che vivete in castelli inargentati
    che di gloria toccaste gli apogei
    noi che invochiam pietà siamo i drogati
    Dell'inumano varcando il confine
    conoscemmo anzitempo la carogna
    che ad ogni ambito sogno mette fine:
    che la pietà non vi sia di vergogna

    Banchieri, pizzicagnoli, notai
    coi ventri obesi e le mani sudate
    coi cuori a forma di salvadanai
    noi che invochiam pietà fummo traviate
    Navigammo su fragili vascelli
    per affrontar del mondo la burrasca
    ed avevamo gli occhi troppo belli:
    che la pietà non vi rimanga in tasca

    Giudici eletti, uomini di legge
    noi che danziam nei vostri sogni ancora
    siamo l'umano desolato gregge
    di chi morì con il nodo alla gola
    Quanti innocenti all'orrenda agonia
    votaste decidendone la sorte
    e quanto giusta pensate che sia
    una sentenza che decreta morte ?

    Uomini cui pietà non convien sempre
    mal accettando il destino comune,
    andate, nelle sere di novembre,
    a spiar delle stelle al fioco lume,
    la morte e il vento, in mezzo ai camposanti,
    muover le tombe e metterle vicine
    come fossero tessere giganti
    di un domino che non avrà mai fine

    Uomini, poiché all'ultimo minuto
    non vi assalga il rimorso ormai tardivo
    per non aver pietà giammai avuto
    e non diventi rantolo il respiro:
    sappiate che la morte vi sorveglia,
    gioir nei prati o fra i muri di calce,
    come crescere il gran guarda il villano
    finché non sia maturo per la falce


    CORALE
    (Leggenda del Re infelice)

    C'era un re
    che aveva
    due castelli
    uno d'argento uno d'oro
    ma per lui
    non il cuore
    di un amico
    mai un amore né felicità

    Un castello
    lo donò
    e cento e cento amici trovò
    l'altro poi
    gli portò
    mille amori
    ma non trovò
    la felicità

    Non cercare la felicità
    in tutti quelli a cui tu
    hai donato
    per avere un compenso
    ma solo in te
    nel tuo cuore
    se tu avrai donato
    solo per pietà

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    Rugantino7
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    00 18/12/2003 20:10
    Benvenuto Coda di Lupo [SM=x248574]

    PS: sono belle le cose spontanee [SM=x248594]

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    icsicsxx
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    00 20/12/2003 10:56
    de andrè: un grande musicista e poeta..........

    [SM=x248604]
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    Nortek
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    00 20/03/2004 22:41
    Re:

    Scritto da: icsicsxx 20/12/2003 10.56
    de andrè: un grande musicista e poeta..........

    [SM=x248604]


    Lo conosco molto poco, ma ne sento sempre parlar bene....


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    00 29/03/2004 23:31
    Re:
    I testi di De Andrè sono da brividi[SM=g27811]

    Scritto da: icsicsxx 07/10/2003 15.51
    CANTICO DEI DROGATI
    (F.De Andrè - R.Mannerini)

    Ho licenziato Dio gettato via un amore
    per costruirmi il vuoto nell'anima e nel cuore
    Le parole che dico non han più forma nè accento
    si trasformano i suoni in un sordo lamento
    Mentre fra gli altri nudi io striscio verso un fuoco
    che illumina i fantasmi di questo osceno giuoco.
    Come potrò
    dire a mia madre che ho paura ?

    Chi mi riparlerà di domani luminosi
    dove i muti canteranno e taceranno i noiosi
    Quando riascolterò il vento tra le foglie
    sussurrare i silenzi che la sera raccoglie
    Io che non vedo più che folletti di vetro
    che mi spiano davanti che mi ridono dietro
    Come potrò
    dire a mia madre che ho paura ?

    Perchè non hanno fatto delle grandi pattumiere
    per i giorni già usati per queste ed altre sere ?
    E chi, chi sarà mai il buttafuori del sole
    chi lo spinge ogni giorno sulla scena alle prime ore ?
    E soprattutto chi e perchè mi ha messo al mondo
    dove vivo la mia morte con un anticipo tremendo ?
    Come potrò
    dire a mia madre che ho paura ?

    Quando scadrà l'affitto di questo corpo idiota
    allora avrò il mio premio come una buona nota
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    giocherellare a palla con il proprio cervello
    Cercando di lanciarlo oltre il confine stabilito
    che qualcuno ha tracciato ai bordi dell'infinito
    Come potrò
    dire a mia made che ho paura ?

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    differente da quello della mia vigliaccheria.




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    Alakazam
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    un saluto ai nuovi visitatori[SM=x248551]