la filosofia di match point
se non hai ancora visto il film non andare oltre
Se la palla tocca la rete e rimbalza oltre hai vinto la partita, se torna indietro hai perso.
per il regista nella vita non è importante la bravura, non importa cosa o chi sei l'importante è che hai fortuna. E' per questo che Tom dice al nipote "io ti auguro solo di essere fortunato".
W.A. dà quindi un'importanza fondamentale alla fortuna nella vita; per lui solo da queta dipende il nostro successo. Diversamente da Machiavelli il quale affermava che la fortuna influisce ma basta aspettarsi ogni caso della sorte per poterla sconfiggere , la fortuna per woody, intesa in senso lato, quindi anche come sfortuna, non dà scampo e quindi solo da essa dipende la nostra vita, che quindi è casuale e non calcolabile..
tutto questo è fin troppo ben spiegato nel film, certe cose si potevano anche lasciare a intendere, comunque, ringrazio per non avermi fatto riscaldare troppo il cervello;
quando alla fine del film la fede torna indietro, noi siamo già pronti alla tragedia, siamo lì trepitanti sulla sedia ad aspettare il colpo di grazia, il definitivo abbattimento della sorte contro il protagonista che ha davvero sfidato il caso con un piano non troppo ben congeniato, mentre la sorte, deus ex machina, rivolta tutto, sia il nostro punto di vista, sia la sorte del protagonista e di tutta la famiglia (a partire da suo figlio nascituro).
il "come sarebbe andata se" non è neanche da porsi visto che il caso non dà scampo e non è calcolabile, per non dire inoltre che il risultato non dipende dalle azioni dell'uomo e quindi non ci potevi fare niente. oggi mi han bocciato alla patente perchè sono andato in contro mano? beh secondo woody non è colpa mia che non conoscevo quella strada, ma semplicemente il fatto che sia successo è colpa di infiniti piccoli fattori che non potevo certo sapere quando sono partito.
in altri dialoghi woody fa sentire il suo ateismo moderno. l'assenza di dio, l'esistenza dell'uomo come atomo di un granello di sabbia. (e facendo riferimento a questo, lui disse "ma allora quando andiamo al ristorante la sera, dobbiamo mettercela lo stesso la cravatta?"). descrive la religione come scorciatoia, come risposta banale a problemi che non possiamo risolvere, ma di cui certo la religione non è una soluzione. sta a noi scegliere, se ce la sentiamo di poter sopportare il peso di una domanda senza rispondere o pensare che la religione sia una risposta plausibile.
Il personaggio principale nonostante sia molto intelligente e con una certa cultura ha paura di vivere. se lui sapesse affrontare le cose non avrebbe avuto problemi (o forse il fato avrebbe fatto le bizze lo stesso? :) ). il suo tappeto è pieno di polvere sotto. se avesse affrontato subito il problema del suo amore per nola, e non si fosse fatto conquistare dalla bella vita che gli prometteva la moglie che non avrebbe dovuto sposare, se avesse detto subito a se stesso che preferiva la bella vita anzichè l'amore, se avesse..
insomma è una persona senza spina dorsale che accumula tutti i problemi fino a doverli risolvere con 3 omicidi. sarebbe bastato arrendersi ai propri desideri o farli tacere. bastava prendere una decisione insomma. affrontare i problemi o evitarli (e non rimandarli, cercate di non fraintendere l'"evitare"), è l'unico modo che abbiamo per vivere serenamente.
detto questo vi saluto e vi lascio al prossimo film, vediamo se domani sera vado al cinema. ciao ciao
[Modificato da 4011 16/01/2006 19.03]