LONDRA - La top model Naomi Campbell, rimessa la notte scorsa in libertà su cauzione dopo essere stata fermata a Heathrow, dovrà ripresentarsi a fine maggio alla polizia per un prosieguo di indagine. La possibile accusa è quella di aggressione a un agente di polizia: Naomi sarebbe anche arrivata a sputare in faccia al poliziotto, dopo essere andata su tutte le furie per un bagaglio perso.
La 'Venere nera', 37 anni, è stata portata via da un aereo diretto a Los Angeles, in attesa di decollare dal nuovo Terminal 5 di Heathrow. La portavoce della modella, che sembra dovesse andare in America per un funerale, ha detto che i problemi sono iniziati quando la British Airways le ha comunicato che una delle due valigie che Campbell aveva imbarcato al check in era andata persa. "La British ha deciso che per risolvere questo problema, lei doveva scendere dall'aereo, quindi ha chiamato la polizia e lei è stata portata via con la forza dall'aereo. Naomi è stata portata alla stazione di polizia di Heathrow e quindi rilasciata su cauzione. La British Airways non ha finora dato alcuna spiegazione su perché il bagaglio sia stato perso al Terminal 5", ha sottolineato. Decine di migliaia di persone hanno avuto problemi simili a lei al Terminal 5 di Heathrow: l'apparentemente avveniristica struttura, del costo di 4,3 miliardi di sterline, appena aperta a fine marzo è subito precipitata nel caos a causa di un concorso di problemi e disorganizzazione, con migliaia di bagagli persi e centinaia di voli cancellati.
Un disastro completo, costato alla British 16 milioni di sterline Ma la top model, celebre per il suo caratteraccio facile agli scatti d'ira, ha prima iniziato ad andare su tutte le furie nella lounge di prima classe, diventando aggressiva nei confronti del personale della linea aerea. A quel punto è stata chiamata la polizia, e l'alterco è continuato anche a bordo, fino a quando non sono scattate le manette. Nel gennaio dello scorso anno a New York, Naomi era stata condannata a spazzare i marciapiedi, come 'servizio sociale', per aver tirato un telefonino contro una cameriera, ferendola alla testa, in un momento di furia. All'epoca disse di aver trovato "conforto" nei cinque giorni in cui ha dovuto spazzare, passare lo straccio e pulire toilette. "Ho tempo per pensare. Sto in pace", dichiarò, aggiungendo che la condanna prevedeva anche una terapia psicologica per controllare i suoi frequenti scatti d'ira.
notizia ansa
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