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Torture, emergono altri casi Uccisi a colpi di karate

Ultimo Aggiornamento: 18/05/2004 22:47
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Un soldato britannico rivela: "Ho partecipato ai maltrattamenti per paura degli altri soldati. Laggiù non ci sono più regole"


La foto mostrata da "Abc"

WASHINGTON - Nuove foto, altre accuse, testimonianze e rivelazioni. All'indomani del "mea culpa" - senza dimissioni - del segretario alla Difesa Usa Donald Rumsfeld, lo scandalo torture portato alla luce dal trapporto Tubaga sulle violenze nel carcere di Abu Ghraib sembra non avere fine.

La Abc ha mostrato la foto di un detenuto iracheno ridotto in fin di vita a colpi di karatè da marines della riserva che poi lo hanno lasciato morire nudo nelle proprie feci. Il caso sarebbe avvenuto in una prigione da campo gestita dai marines nel sud dell'Iraq, nei pressi di Nassiriya, campo White Horse.

Una fotografia mostra il corpo di Nadem Sadun Hatab, un ex funzionario del partito Baath di 52 anni, che morì nel centro di detenzione nel giugno scorso, dopo tre giorni di torture e di maltrattamenti. Hatab venne preso a calci nel petto e percosso a colpi di karatè e fu lasciato morire nudo nelle proprie feci.

Per la sua morte, sono indagati dei marines della riserva, che avrebbero dichiarato di avere ricevuto l'ordine di "ammorbidire" i prigionieri loro affidati in vista degli interrogatori. Il referto medico della morte di Hatab parla di omicidio per strangolamento, a causa della frattura di un osso della gola. L'uomo morì dopo un'agonia di ore.

L'inchiesta ha prosciolto il comandante del campo all'epoca, ma punta sul caporale William Scott Roy, un vice-sceriffo nello Stato di New York, e sul sergente Gary Pittman, pure dello Stato di New York. Roy avrebbe ammesso le sue responsabilità e avrebbe anche testimoniato contro Pitman, che avrebbe colpito Hatab quando l'uomo non eseguì i suoi ordini. Secondo fonti giudiziarie citate dalla Abc, al campo non c'erano interpreti e nessun marine parlava arabo.
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Un caso che conferma l'ammissione fatta dallo stesso capo del Pentagono Rumsfeld che vi possono essere altri casi di abusi di detenuti iracheni.

Come pure la testimonianza, raccolta dalla tv britannica Itv, di un ex detenuto della prigione di Abu Ghraib, che racconta di avere visto una ragazzina di 12 anni spogliata e picchiata da personale militare del carcere. Il testimone della Itv è un giornalista della tv araba al Jazeera, che riferisce di essere stato anche lui sottoposto a maltrattamenti nel carcere, dove è stato rinchiuso per 54 giorni.

E ancora: un altro soldato britannico si è fatto avanti, contattando il Daily Mirror per denunciare gli abusi fatti regolarmente subire ai detenuti iracheni e le fotografie dei pestaggi, considerate da chi le scattava veri e propri 'trofei'. Il 'soldato D', così lo ha identificato il quotidiano che pubblica oggi la nuova testimonianza sulle torture, ha ammesso - dicendo ai suoi interlocutori di "non essere un angelo" - di aver preso parte ai maltrattamenti per paura di opporsi ai suoi commilitoni e sempre per paura non ha raccontato quanto accadeva alla polizia militare.

Il giornale pubblica una foto a piena pagina che sostiene di aver ricevuto dal 'soldato D' - in forza al Reggimento britannico già nell'occhio del ciclone per le precedenti accuse di coinvolgimento nello scandalo - e che ritrae un commilitone che fotografa un prigioniero legato e sanguinante all'interno di un veicolo militare.

"Non ci sono regole laggiù. Ho visto trascinare l'uomo a forza nel blindato, pestarlo, prenderlo a calci e pugni, il tutto per un minuto circa di tempo". L'uomo ha raccontato che i suoi commilitoni scattavano fotografie per poi farle vedere agli amici a casa ma ha aggiunto che era poi stato impartito l'ordine di sbarazzarsene.



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08/05/2004 11:01
 
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fonte repubblica.it!

dite la vostra
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17/05/2004 19:26
 
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Diciamo la nostra ?.
Posso solo dire "CHE VERGOGNA" e...."CHE SCHIFO!".


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Re:

Scritto da: Fabio1213 17/05/2004 19.26
Diciamo la nostra ?.
Posso solo dire "CHE VERGOGNA" e...."CHE SCHIFO!".




Sono d'accordissimo con Fabio
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Ma la dignità di un essere umano che fine ha fatto?
Ma fino a che punto arriveremo continuando così?
Ci uccideremo gli uni gli altri,fratelli e sorelle padri e madri,alle volte preferisco non pensarci e continuare a dire che un giorno tutto ciò finira,che i colpevoli verranno puniti e che finalmente ci sarà la pace fra gli uomini...spero solo non resti soltanto un sogno illusorio perchè ha detta di molti non ci rimane che...sognare.
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