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Green Day - Nimrod

Ultimo Aggiornamento: 10/07/2004 20:52
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23/12/2003 01:43
 
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Dopo l’uscita di Insomniac, i Green Day sono sempre più pressati dagli impegni: concerti, promozioni, apparizioni TV ed interviste varie li portano all’orlo dello scioglimento. Per una band che fino a poco più di un anno e mezzo prima era semisconosciuta, lo shock è radicale. Per cui decidono insieme di prendersi una pausa, di pensare alle rispettive famiglie e di ritrovare gli antichi stimoli. Nel frattempo MTV si è completamente dimenticata del fenomeno punk e punta decisamente verso sonorità crossover, mentre nasce la seconda ondata di gruppi in America. Nel 1997 esce in tutti i negozi Nimrod, e la critica si interroga sul suo effettivo valore, e soprattutto si domanda se la band non abbia esaurito del tutto le idee, come capita per molti gruppi che vengono baciati improvvisamente e fugacemente dal successo. Tutto ciò nello stesso periodo in cui MTV inserisce in programmazione musicale un video sobrio in cui si vede un Billie Joe maturato, vestito come una persona qualunque, che strimpella una ballata acustica. E, malinconicamente, annuncia “I hope you had the time of your life”. Il pubblico si accorge che i Green Day sono tornati e, cosa assai più importante, che quella canzone è un capolavoro.

Nimrod inizia in modo convincente con Nice Guys Finish Last, un notevole pezzo in classico stile punkrock del quale mi piace in particolare il giro del basso: il pezzo sarà uno dei singoli dell’album e da esso ne è stato tratto anche un divertente video, in cui si reinterpreta il concerto come una partita di football americano, con tanto di ragazze pon-pon e di allenatore incitante. Dopo questa canzone l’ascoltatore penserà che il lavoro ricalchi le stesse melodie di quello precedente, ma la seguente Hitchin’ a Ride (altro singolo), dimostra che il gruppo è andato decisamente oltre: qui siamo di fronte ad una splendida traccia in cui le classiche melodie punk si intrecciano con ritmi che a me ricordano molto i pezzi che andavano di moda nell’ America anni 30 (e come suggeriscono in effetti anche le ragazze di un video molto barocco). In ogni caso veramente un pezzo ben fatto, per nulla banale pur essendo in sostanza molto orecchiabile, che accontenta sia gli amanti del punkrock sia le persone che amano gli intrecci del punk/hardcore con gli altri generi. Dopo Hitchin’ A Ride l’album presenta una canzone assolutamente memorabile: The Grouch; siamo di fronte a poco più di due minuti di un punkrock devastante, animato da una melodia semplice, diretta e geniale, che ti entra in testa e che difficilmente vuole andar via.. The Grouch è più di una canzone, è un’autentica droga, è a mio giudizio il miglior pezzo mai stato scritto dal gruppo ed uno dei migliori nel genere punkrock degli anni ’90.

E ancora, Nimrod serve Redundant, ballata rock nella quale un Billie Joe affranto tratta l’amore in un modo assai poco banale. Anche questo è un singolo, un video e, soprattutto, una grande canzone, nella quale il gruppo dimostra (ancora una volta) la sua poliedricità. C’è poi Scattered, traccia in cui il punk tende molto di più al rock senza rinnegare la propria natura, a completare un gruppo di cinque canzoni una meglio dell’altra.

Fosse per me l’album potrebbe anche finire qui, perché avrei già speso benissimo i soldi del prezzo (pieno), ma Nimrod riserva anche numerose altre sorprese. A cominciare da All the Time, dove la paranoia sviluppata dai precedenti album si adatta in un rock melodico e gradevole, degno preludio alla splendida Worry Rock, che ricorda da vicino i pezzi dei Beatles, soprattutto per l’assolo di chitarra presente a metà canzone. Semplicemente bellissima, la adoro.

I Green Day comunque non si sono affatto “rammolliti” nel suono, e la successiva Platypus (I Hate You) è una chiara prova, una traccia di hardcore rabbioso, anche se a mio giudizio un pochino banale. Ma il gruppo si riscatta (sempre se ce ne fosse bisogno) nella successiva Uptight, dalla melodia trascinante e dal testo inquietante, un’altra gemma dell’album, degna conclusione del lato A.

Last Ride In è l’unico pezzo strumentale del lavoro, essenziale per spezzare il ritmo e per permettere all’ascoltatore di riprendere fiato e di rilassarsi un pochino (beh, insomma, visto che dura quasi quattro minuti) in vista di due pezzi estremamente gradevoli, Jinx e Haushinka i quali sottolineano come i Green Day siano ancora i maestri incontrasti del punkrock, o del pop-punk, a seconda delle correnti di pensiero. La tredicesima traccia possiamo definirla come una Worry Rock, parte seconda. Anche Walking Alone, infatti, segue il ritmo disincantato “alla Beatles” che ha contraddistinto la precedente e che conduce l’ascoltatore all’unico pezzo dell’album del quale si potrebbe dire che il gruppo lo abbia dimenticato da Insomniac: Reject. E’ punk melodico allo stato puro, e sarebbe stato benissimo tra una 86 ed una Stuart and the Ave, ma forse è meglio così.

Altro pezzo in stile-harcore è Take Back, dove si sente persino Mike che si cimenta nel ritornello principale. E’ brevissimo, dura poco più di un minuto, sembra più un pugno nello stomaco…

Altra notevole e particolare traccia è King For A Day, suonatissima ai loro concerti, nella quale i Green Day sembrano più i Mad Caddies, data la tromba che ricorre nel ritornello ed in generale il tono scherzoso nella canzone.

Senza quasi accorgermene, sono giunto, con Nimrod in sottofondo, a Good Riddance (Time of your life), canzone che ho ascoltato talmente tante volte che ho perso il senso critico. Ma forse non ce n’è bisogno. Questo pezzo ha avuto talmente tanti riconoscimenti che sarebbe superfluo descriverlo senza consigliarne l’ascolto. Ma soprattutto, ha suscitato talmente tante emozioni a talmente tante persone, che non saprei da dove cominciare.

L’ultima traccia è Prostetic Head, degno riassunto dell’album: pop, punk, rock si susseguono continuamente. Proprio come Nimrod.

A mio giudizio l’unico album veramente imprescindibile del gruppo.

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23/12/2003 14:50
 
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recensione dal sito www.greendayit.com
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...secondo me, The Grouch sarebbe dovuta essere un singolo...
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Re:

Scritto da: green day78 09/07/2004 18.54
...secondo me, The Grouch sarebbe dovuta essere un singolo...



Hitchin' a ride è la mia preferita...quindi è giusto così.[SM=x248573]
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